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giovedì 26 settembre 2013

IL CUSTODE DEI SOGNI



Osservando con calma questo mio blog, quello che è successo sulle sue pagine durante questo primo mese di vita, mi sono reso conto di avervi mancato di rispetto, perchè sostanzialmente non mi sono presentato, dando per scontato che tutti coloro che si ritrovano a leggere questi miei righi, sono a conoscenza di quello che è stato il mio passato, o per meglio dire, di chi e cos'è stato sino ad ora il Custode dei sogni.

Chi mi ha preceduto e mi ha messo a conoscenza di questo spazio, un giorno mi raccontò che il custode è colui che raccoglie tutti i sogni che noi non facciamo più e li conserva, per poi renderceli quando il nostro passaggio in questo lembo di spazio che chiamiamo vita, giungerà al suo termine. 
Ogni sera infatti, arrivano sino a lui, trasportati sulle spalle capienti dei nostri angeli custodi, tutte le speranze e le ambizioni che abbiamo smarrito, il vero amore che purtroppo non potrà più essere nostro, le fantasie che non sono più in grado di esaltarci. Il suo ingrato e gravoso compito è sempre stato quindi, quello di tenerli da parte bene in ordine, di fare in modo che non si sciupassero, per restituirli poi alle anime meritevoli, che avranno così il piacere di vederli realizzati. Perché poi diciamocelo onestamente, cos'altro è il paradiso, se non un luogo dove tutto ciò che  noi desideriamo prende forma e sostanza?

Lui, al nostro primo incontro, mi predisse che sarei diventato Custode, spiegandomi che ciò sarebbe successo quando il guardiano avrebbe terminato di esistere, anche se poi lui stesso è intervenuto per procrastinare quella data, cercando di intercedere in mio favore perchè il mio sogno impossibile diventasse realtà. 

Purtroppo per lui e anche per me, quel suo intervento non portò a nulla di concreto, anzi venne quasi immediatamente punito per quell'intercessione, venendo subitaneamente rimosso. Entrò così in scena un nuovo Custode, colui che materialmente mi ha preceduto e che mi ha tenuto caldo il posto, ahimè per pochissimo tempo. Ovviamente parlo di  Lucio Dalla. 
Oltretutto, se fate caso alla sequenza temporale, non potete che rimanere stupiti. 
Il racconto dei fatti che vede coprotagonista il vecchio custode, intitolato l'ammiratore segreto, è datato 20/24 Febbraio 2012, Lucio Dalla muore soltanto una settimana dopo. Nei fatti, sostanzialmente, era già tutto scritto.

D'altronde, seppure per pochissimo tempo, nessuno più di lui ha incarnato in pieno la figura del custode. Sognatore indomito ed indefesso, amante delle arti e di tutto ciò che è l'ingegno umano, uomo di cultura e di spettacolo, vicino agli ultimi e in grado di dialogare con i grandi, dotato di un immenso sens of humor, il cantautore bolognese ha potuto operare per pochissimo tempo nella bottega, quello che io credevo erroneamente fosse il luogo dove materialmente si raccoglievano i sogni. 

E qui devo fare pubblica ammenda, perchè enormemente sbagliavo, ed ora che sono qui ho capito, ho anche capito la portata del mio errore.

La bottega è infatti solo uno spazio terreno, creato con la stessa sostanza dei sogni, quindi per sua natura mutevole e cangiante, a secondo di dove si materializza e di chi vi accede. Essa è poco più di un luogo di incontro tra il custode in carica e colui che eccezionalmente può incontrarlo, tra chi è e chi sarà in futuro adibito all'ingrato compito di prendere atto di quante persone hanno perso la forza e la voglia di elevarsi oltre la massa, grazie alla spinta dei sogni. E' un immenso nulla, che però è deputato ad accogliere un futuro custode e deve farlo senza spaventarlo, ne impressionarlo.

Io vi sono stato e ricordo perfettamente la mia bottega, la sua ubicazione in un vicolo inesistente della mia amata città, di quanto mi sono emozionato ritrovando tutto ciò che mi aveva reso felice durante l'arco di tutta la mia vita. 
Però, come dicevo prima, il luogo dove si archiviano i sogni è fatto di tutt'altra natura. Essi, infatti, vengono depositati tra le nuvole che si trovano in corrispondenza dei nostri corpi, sopra le nostre teste, nei fatti è lì che vengono raccolte le nostre oniriche speranze. In pratica, quelle stesse nuvole che di tanto in tanto immaginiamo prendere le forme più strampalate, altro non sono che un grosso archivio, dove tutti i nostri sogni ci aspettano e da lì si divertono regalandoci nuove emozioni.

Mi dispiace dirlo, ma chi ha pensato di aver reso un servizio importante all'umanità creando i vari cloud che sono a disposizione dei nostri cellulari e/o computer, in buona sostanza non ha inventato nulla di nuovo.

Ora però vi devo raccontare di quello che era un vero e proprio problema di natura logistica. Il continuo peregrinare del custode da un angolo all'altro del pianeta per poter adempiere al proprio compito e lo faccio perché esso è stato risolto in maniera geniale, regalandomi uno spazio tutto mio, del quale voglio raccontarvi la genesi, scrivendovi proprio dal suo ventre.

Mi hanno infatti raccontato di coloro che nel passato si sono cimentati con questo compito e di quanto hanno patito gli spostamenti, sempre molto complessi, della difficoltà di muoversi velocemente, della scomodità che comportava il viaggio stesso e di quanto diventasse pesante adempiere al compito di custode
Ecco, in questo io sono stato fortunato, perchè posso parlarne con comodo, perché Lucio che mi ha preceduto, ha apportato una piccola, ma geniale innovazione. Infatti si è regalato un vero e proprio veliero, simile al suo beneamato Catarro, la barca che rimase alla fonda la notte, cosa che lo costrinse a sbarcare a Sorrento, lì dove lui ebbe il suo incontro premonitore con il custode Enrico Caruso, in quella che era la suite di un albergo, la sua bottega. 
Perché poi, stranamente, il destino del custode non è quello di incontrare colui che direttamente lo precede, ma il penultimo della lista e così e se lui ha avuto la fortuna di trovarsi di fronte il grande tenore, io ho avuto l'onore di essere ricevuto da David Niven, Lucio ha di suo già avuto modo di incrociare chi mi succederà e so per certo, che quando sarà il momento, io accoglierò chi verrà dopo di lui, che ovviamente sarà sbalordito nel trovarsi di fronte un emerito sconosciuto.

Ecco, ora sapete come immaginarmi, ove mai voleste farlo. 

Io adesso sono qui, seduto davanti a quella stessa scrivania che Azzurra ha magnificamente rappresentato qui di fianco, a spasso tra le nuvole, al comando di quella stessa barca che vedete dipinta in calce a questo post, chino a scrivere appunti veloci o a dedicarmi con più calma alle mie elucubrazioni mentali, quelle che di tanto in tanto vedete comparire qui, in questo mio spazio. Il nuovo custode ha preso possesso dei suoi compiti e spera di riuscire ad allietarvi, così come faceva in passato, anche se con minore frequenza, vista l'enorme mole di lavoro che mi attende in ogni momento.

Quindi non abbiatevene a male, se non avete più il guardiano come vostro blogger di riferimento, esso non è morto, ma si è necessariamente trasformato e continuerà a tempestarvi con i suoi desideri, le sue speranze, le sue follie, perché poi la vera fortuna di un custode, è anche quella di essere già di nuovo in possesso di tutti i suoi sogni..........



P. S.  Per chi si approcciasse per la prima volta ai miei scritti, vi prego di non chiamare immediatamente la neuro. Tutto ciò che avete letto è in sostanza quanto si è già sviluppato sulle pagine di un altro blog, dove alcuni racconti si sono uniti tra di loro, regalandomi davvero degli scritti che hanno fatto la gioia mia e di chi li ha letti. Ovviamente qui ho fatto un ulteriore passo avanti, continuando a saldare tra di loro realtà e fantasia. 
D'altronde cos'altro è un sogno, se non la speranza che un nostro desiderio diventi realtà?


P. P. S. Un qualcosa di particolare la devo a La Sis e a Chicca Gioria. Infatti, senza la prima e ad una foto da lei condivisa su Facebook, non sarei riuscito ad unire tutti i pezzi del puzzle, senza la seconda e il suo continuo stillicidio di rifiuti verso la figura del custode, non mi sarei ritrovato nella necessità/voglia di raccontarvi questa storia, di scriverla, di immaginarla. 
Quando affermo che il blog dev'essere partecipato, è anche questo quello che intendo.
Grazie a voi.










6 commenti:

  1. Ah brutto imbroglione! Avevo ragione che una foto così bella era della Sis! Non tuaaaaa!

    Comunque questo è un bel post, senza ombra di dubbio.
    L'idea del vascello volante mi piace, molto onirica. Ma scusa se lo faccio notare: "MOLTO GUARDIANO"

    E che ci vuoi fare? Io amo il Guardiano, ci ho passato del tempo con i suoi post, mi ha fatto compagnia.Adesso arriva il Custode? Bene accetto la cosa, sono costretta, ma non puoi obbligarmi a far finta che il mio Robot non sia mai esistito o che sia sostituibile così con uno schiocco di dita.
    Io torno sul suo blog, lo sai. Mi sento come quando si torna in una casa in cui si è vissuto. E' semi arredata, i mobili sono ancora coperti come quando la si lasciò, ma girando per le stanze riaffiorano vecchi ricordi che, pur velati di malinconia, ti fanno sorridere e ti rendono felice.

    Io ho la mia Trinità Blasfema: Il Guardiano (lo charme), il Custode (per ora sconosciuto usurpatore) e l'autore (Fra').
    Uvs dialoga col Guardiano, Kiksister stuzzica e contesta il Custode e Chicca tormenta l'autore.
    Lasciami tempo e vedrai che terrò nella considerazione che merita anche il Custode, per ora lasciami il sogno del Guardiano, custodiscilo per me.
    Abbraccio tutti e tre (uno in modo particolare):-)

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    1. Ripeto per chiarezza.

      L'idea dell'incontro tra il guardiano e il custode nasce da una foto che La Sis ha condiviso qualche giorno taggandomi. Stupenda la foto e l'idea che suggeriva inconsciamente.
      Quella che vedete qui l'ho scovata io, dopo aver immaginato in un solo nano secondo questa storia, proprio mentre guidavo qualcosa di molto più banale e comune, un'automobile.

      Per la trinità blasfema evito commenti, sarebbero superflui, per il resto ti invito sempre a controllare la firma di ogni post pubblicato sin'ora su questo blog, perchè quello è in fondo uno di quei dettagli che fa spesso e volentieri la differenza.

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  2. Per la firma , ne abbiamo già discusso e ti dissi di deciderti, confonde un pochino, almeno confonde me, sai sono vecchiaaaaaaaa.
    Per il resto ti ho detto che è un bel post, non sei mai contento! Ripeto più chiaramente: anche se scritto dal Custode è UN BEL POST.
    Buona notte, Fra'
    Chicca

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    1. Ma che ti piacesse lo avevo capito senza nessun dubbio. Grazie comunque per averlo ribadito, fa sempre piacere.

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  3. :)...scrivania....sono o non sono un'ottimo falegname?
    abbraccio Guardiano-Custode....e tieni d'occhio i miei sogni non li perdere come invece ho fatto io

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  4. I sogni! Sono loro che, spesso, ci danno la forza per andare avanti. Auguriamoci di non smettere mai di sognare, perché attenendoci solo alla realtà, la vita potrebbe essere arida e dura da sopportare!

    Rosa

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